Dietro l’angolo di agosto

Dietro l’angolo di agosto

Dietro l’angolo di agosto

Oggi la giornata prometteva bene, con una brezza piacevole che dalla cucina mi raggiungeva in camera con una fresca carezza, giusto prima delle sette. Poi il risveglio, le finestre che si aprono su una frizzante e grigia giornata di fine agosto, di quelle che ti fanno pensare che in fondo l'estate è finita -anche se a rigor di equinozio mancherebbe ancora qualche settimana – e già ne senti la nostalgia con i ricordi delle vacanze che spuntano nella memoria come funghi che si prevedono scarsi e quindi carissimi per la stagione  che verrà.

Poi la colazione finisce e capisci in un lampo che no, non è ancora il tempo delle lacrime, perché la giornata si rivela per quello che sarà realmente,  cioè un barcamenarsi fra il grigiore di un cielo ancora carico di afa e i "cucú" di un sole così fastidioso che si può solo a fine agosto fra le mura di casa!🌞  

Gli ultimi scampoli di un mese che scivola come granelli di sabbia fra le dita, con quella capacità di sospendere il tempo, di spostare l'asticella dei problemi un po'più in là, quasi  il ritorno alla realtà non dovesse mai arrivare, quasi che trentuno giorni possedessero un concentrato di vita e di felicità, capace di farci sopravvivere per un intero anno.

"Dopo di me il diluvio!", sembra tuonare agosto nei suoi ultimi bagliori di vita, insieme ai telegiornali che amano rincarare la dose con appostamenti appena fuori dalle stazioni della metropolitana per strappare un gemito di dolore a chi si appresta ad iniziare un intero anno di lavoro giusto oggi.

È il finale di agosto, sempre un po'decadente, ma fra un anno tornerà in tutto il suo splendore e spero di farmi trovare con la stessa voglia di sdraiarmi in riva al mare fra lo sciabordio delle onde oppure nel verde di una profumata e fresca pineta di montagna con lo sguardo a perdersi nell'azzurro irreale del cielo, o magari, perché no, su una bella terrazza fra le colline del Chianti con un calice alzato.

Grazie agosto, grazie davvero di tutto, ma, te lo dico col cuore e senza rancore, devi farti più in là , perché adesso voglio arrivare a sbirciare dietro quell'angolino che sei tanto bravo a nascondere per trentun giorni,  ma che ha un fascino particolare, che mi attira a sé e mi cattura, mi seduce con colori più morbidi e luci meno prepotenti, mi sa stordire con il gusto di fichi dolcissimi e la promessa di succosi grappoli di uva da vendemmiare. No, no si resiste a quel sottofondo profumato fatto di pagine nuove ancora da scrivere, con un bouquet di matite ben temperate che aspetta silenzioso e trepidante al buio di un astuccio che arrivi il primo giorno di scuola. Non so resisterti e non vedo l'ora di abbandonarmi fra le tue rassicuranti braccia: arriva presto, dolce settembre!🍇

Pasta pasticciata

Ingredienti per due persone 

200 gr di pasta corta

100 ml di latte 

10 gr di burro 

10 gr di farina 

200 gr di passata di pomodoro 

1 mozzarella fiordilatte 

6 cucchiai di grana grattugiato 

Sale e pepe q.b

1 pizzico di nocemoscata 

  • Accendi il grill del forno a 220 gradi e metti a bollire l'acqua per la pasta.
  • Nel frattempo taglia la mozzarella a dadini e grattugia il formaggio.
  • Fai fondere il burro in una casseruola e aggiungi la farina, mescola e fai tostare per un minuto, poi aggiungi il latte e fai addensare la salsa senza smettere di mescolare. Togli dal fuoco e regola di sale e pepe e aggiungi il pizzico di nocemoscata.  Unisci la mozzarella facendola sciogliere, rimetti a fuoco basso e termina con la passata di pomodoro e due cucchiai di grana grattugiato, aggiustando di sale se necessario. 
  • Lessa la pasta al dente, togliendola un paio di minuti prima del dovuto, unicila alla salsa e fai amalgamare,  versala in due ciotole o in una pirofila e spolverizza con il grana rimasto. Metti in forno per circa 7/8 min, finché non si formerà la classica crosticina.

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