Febbraio di profumi, esperimenti e..disastri!

Febbraio di profumi, esperimenti e..disastri!

Febbraio di profumi, esperimenti e..disastri!

Febbraio è iniziato, mettendo subito in chiaro fin dal primo giorno  che l'aria era cambiata, quasi a dire, con quella pioggia benedetta tanto attesa da oltre due mesi, che non ce n'era davvero più per gennaio e le sue gelate. È  arrivato il mese più corto dei dodici, ma che è un vero concentrato di emozioni con  un profumo, talmente forte e penetrante,  che non si può fingere di non sentire.  Ognuno ci può cogliere le note che vuole, tante ce ne sono, e costruirsi una fragranza personale, magari non proprio Chanel,  ma pur sempre unica, come la mia. Il mio febbraio ha la nota di testa del fritto, dolce e salato, tanto che rispolvero tutte le mie vecchie riviste del mese in cerca della frittella perfetta, che non arriva mai, nemmeno stavolta e allora, dopo aver impregnato le tende della cucina e non solo, ho ottenuto un prodotto mai visto, fatto di due consistenze opposte: una era un cuore morbido, diciamo anche crudo, l'altra una crosta scura e spessa tipo sasso , in poche parole Uno Schifo! E lo scrivo con la maiuscola, perché la verità non va mai nascosta, visto che prima o poi viene sempre a galla, come del resto la nota di fondo di qualsiasi profumo, che alla lunga si impone e persiste, un po'come il diesel; allora ecco l'altra componente della mia preziosa eau de fevrier: l'amour 💗!  Si sa che questo è il mese degli innamorati,  con san Valentino non si scherza e mio marito lo sa, ecco quindi che è ritornato a casa almeno per un paio di giorni e dopo aver visto il mio scempio di frittelle, ha pensato bene di risolvere la cosa a modo suo e quindi.. è andato in pasticceria!  Non sono una che storce il naso difronte ai cibi pronti, specialmente quando sono così buoni come quel vassoio di bombette alla crema, che abbiamo divorato, perché non è mica detto che tutto debba essere per forza fatto in casa ! Così è stato, ma manca un ultimo tocco per rendere credibile il mio febbraio ed è il profumo della Liguria,  perché a me il festival di Sanremo piace da matti e allora una ricetta che evochi i sapori liguri deve sempre uscire dalla mia cucina. Acqua, farina, olio extravergine di oliva,  sale e stracchino: basta poco, ma il risultato stavolta è soddisfacente e mi salva la faccia davanti a mio marito.. Sì, perché se la pasticceria è dietro l'angolo,  la focaccia di Recco non è proprio a portata di mano, ma, a pensarci bene, nemmeno così distante. La prossima volta mi organizzo meglio: brucio la focaccia, così andiamo al mare tutti e tre! 

Focaccia di Recco 

Ingredienti per una focaccia 

200 gr di farina manitoba 

100 gr di acqua

5 cucchiai di olio extravergine di oliva 

Un pizzico di sale fino

Sale grosso q.b

250 gr di stracchino 

  • In una ciotola mescola la farina con la metà dell'acqua, aggiungi l'olio, il sale e completa con la restante acqua. Impasta per 10 minuti fino ad ottenere un impasto elastico, che si stacca dai bordi della ciotola, copri con un canovaccio e fai riposare almeno 30 min a temperatura ambiente. 
  • Accendi il forno statico a 220 gradi. Dividi l'impasto in due e stendi la prima metà in una sfoglia molto sottile di un paio di mm. Stendi su una teglia rivestita di carta forno e distribuisci sopra lo stracchino a tocchetti. Stendi anche l'altra metà dell'impasto e copri quella già fatta e sigilla i bordi.
  • Ora appiattisci con le mani la superficie e strappa con le dita parte dello strato superiore per ottenere dei buchi. Spennella con olio extravergine e cospargi con del sale grosso. 
  • Cuoci in forno per circa 7 min, sforna e servi subito.

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