Il potere di un ricordo

Il potere di un ricordo

Il potere di un ricordo

Se fossi stata una cittadina ateniese di 2500 anni fa, sarei stata educata a ricordare, perché era solo così, tramite il ricordo da parte dei vivi, che si poteva permettere ai morti di continuare a vivere. Sì,  ma poteva essere possibile solo per coloro che avevi conosciuto, e per tutti gli altri ? Il ricordo sarebbe sbiadito nel giro di un paio di generazioni e allora ciao ciao. Quindi, come vivere in eterno sfidando le pieghe della memoria ? Semplice (a seconda dei punti di vista), l'unico mezzo era conquistarsi in vita la gloria eterna, facendo qualcosa di sensazionale! Il pelìde Achille c'è riuscito in pieno, ma a costo di una vita breve e per nulla rilassante.

Oggi, grazie a Dio, anche i pavidi e deboli di cuore come me, non devono per forza lanciarsi nella mischia del tutti contro tutti per ritagliarsi un briciolo di popolarità, perché si può essere felici semplicemente facendo quello che ci piace fare, ma se la cosa fosse troppo utopistica per i tempi che corrono, allora non è azzardato dire che può sufficiente seminare bene nella proprio angolo di mondo.

Ho fatto la commessa per 18 anni , dieci dei quali passati a vendere abiti da sposa e ho sempre cercato di dare il meglio di me stessa, perché il giorno in cui ti sposi poi te lo ricordi per sempre e allora è sempre meglio che si pensi a te con un sorriso, ovviamente nei limiti del possibile. Infatti quando incontro qualcuno che mi riconosce per il lavoro che ho svolto e mi ringrazia ancora, mi sento bene, perché so di aver speso in maniera proficua il tempo avuto a mia disposizione. 

La cucina dal canto suo può fare molto di più di un abito da sposa, perché un piatto, con il suo profumo, con il suo sapore, ti lega a filo doppio con chi te l'ha insegnato,  è un po' come una benedizione che arriva un boccone dopo l'altro al cuore di chi era vicino a te la prima volta che l'hai cucinato.

Dopo le polpette di mia mamma e l'aglio e olio di mio papà,  ci sei anche tu Francesca, con i tuoi consigli e i tuoi sorrisi,  che insieme a me prepari quel pesto di mare o quegli sformatini di mozzarella e patate che tanto piacciono a mio marito e al nostro piccolino. Volevo farti sapere dalle pagine di questo blog, che mi hai insegnato tanto, con il tuo garbo e il tuo sapere, soprattutto che la cucina potrà anche essere tecnica, ma è solo quando arriva dal cuore, che si trasforma in qualcosa di magico che trascende spazio e tempo. So che sicuramente ci rivedremo, perché ho ancora bisogno delle tue lezioni e dei tuoi consigli, ma nel frattempo ti voglio augurare il meglio per la tua vita e  che tu possa raccogliere i frutti di tanta fatica che hai messo al servizio della tua passione in tutti questi anni. Spero di non offenderti se oggi faccio un'incursione nel tuo blog, ma il tuo pesto di mare è qualcosa di meraviglioso, che merita di essere condiviso nel piatto di chiunque voglia godere della buona cucina e dei suoi ricordi..😘

A presto !

Maria 

Pasta al pesto di mare 

 

 

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