Il punto vernale, lievito, sale e un po’di cannella..

Il punto vernale, lievito, sale e un po’di cannella..

Il punto vernale, lievito, sale e un po’di cannella..

La primavera è ufficialmente iniziata anche sul calendario, esattamente lunedì 20 marzo, e io penso di aver varcato la soglia della bella stagione proprio sulla porta dell'orto di casa. Più tecnicamente, mentre la linea immaginaria dell'equatore celeste incrociava la costellazione dell'ariete, passando il cosiddetto punto vernale che determina l'inizio astrale della primavera, io giocavo con mio figlio ad entrare e uscire dal piccolo cancello che delimita il giardino dallo spazio dedicato a frutta e verdura. La porta cigola e sbatte più volte, e più è forte, più Francesco si sbellica dalle risate e avremo passato così circa un quarto d'ora per poi correre fra le piante da frutto; il nonno ci fa notare delle ampie zolle di terra smossa in cui il verde dell'erba si interrompe bruscamente: è una talpa, ce ne saranno in media 5 per ettaro, annuncia lui con fare enciclopedico, ma nel suo orto, che è più o meno la metà di un ettaro,  ne ha già trovate quattro ! Ah, brutto affare quello delle talpe, perché nonostante siano cieche, hanno un udito finissimo e dei sensori degni di una fuoriserie, che lo rendono un animale super furbo, che scappa sotto terra in un baleno al minimo sentore di pericolo. Lasciamo quindi il nonno ai suoi appostamenti e mi metto ad inseguire il mio piccolo, che oggi sembra avere una carica inesauribile, infatti a sera mi sento veramente stracciata, mentre lui no,le sue batterie sembrano davvero inesauribili e farlo capitolare nelle braccia di Morfeo non è stata cosa semplice. 

Beh, come inizio settimana non è male e io ho in programma un'intervista radiofonica in vista della presentazione del mio libro "Le scarpe rosse " finalmente nella mia Corbetta! Sono onorata, ma anche un po' ansiosa, perché voglio essere preparata al meglio, ma quando squilla il telefono e sento la voce di Laura (radio Magenta fm 92.2) l'adrenalina fa la sua parte e Francesco pure, accoccolandosi silenzioso fra le mie braccia, mentre dal divano parlo del mio libro, con un occhio agli appunti che mi sono scritta per non impappinarmi sul più bello 😆. Alla fine , soddisfatta e caricata a molla, passo il pomeriggio in cucina, riempiendola del profumo di cannella dei kanelbullar svedesi e dell'inconfondibile fragranza delle focaccine: un po'di Ikea e di Esselunga, ma tutto homemade, talmente irresistibile che mi mangio due dolcetti e tre focaccine, mentre scrivo questo post con una soddisfazione che non povravo da tempo e che mi fa pensare che sono ancora in pista!!

Vi lascio il link per i Kanelbullar http://www.csabadallazorza.com/ricette/kanelbullar/, mentre qui sotto c'è la ricetta delle focaccine.Un'unica attenzione:sono irresistibili! Ora mi preparo per la presentazione di sabato, a presto !

Focaccine

Ingredienti per 14 pezzi circa

350 gr di manitoba 

150 gr di patate lessate e schiacciate

30gr di strutto

20 gr di lievito di birra fresco 

150 gr di latte

50 ml di acqua 

1/2 cucchiaino di sale

olio extravergine di oliva q.b

  • Fai intiepidire leggermente il latte e scioglici il lievito.
  • Metti nella ciotola del mixer la farina manitoba con la patata, versa il latte con il lievito e inizia ad impastare (sì può fare anche a mano), aggiungi quindi lo strutto e aggiungi acqua solo se necessario.Da ultimo unisci il sale e continua ad impastare fino a che l'impasto si staccherà dalle pareti della ciotola. Copri con un canovaccio pulito o della pellicola trasparente e fai lievitare per circa 2 ore, fino al raddoppio di volume. 
  • Accendi il forno statico a 230 gr, riprendi l'impasto, stendilo allo spessore di 1 cm e ricava con un bicchiere o un coppapasta le focaccine,  adagiale su una teglia rivestita di carta oleata, forma con le dita le classiche fossette,  spennella di olio extravergine di oliva e sale. Se vuoi puoi farcire con pomodorini, olive o quello che preferisci.
  • Fai lievitare ancora 30 min e inforna per circa 10 min. Dopo 5 min estrai la teglia e con il manico di un cucchiaio di legno riforma le fossette(non su quelle farcite) e spennella ancora di olio. Termina la cottura, fai raffreddare e gustale in giornata,  altrimenti è meglio congelarle.

 

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