La cucina imperfetta

La cucina imperfetta

La cucina imperfetta

La prima volta che ho fatto i cioccolatini ho imbrattato tutta la cucina, perché nessuno in genere, nello spiegarti una ricetta, ti svela quei piccoli trucchi che ti possano evitare di perdere la pazienza e così di correre il rischio di innervosirsi e di buttare tutto nel lavandino. Io poi ho la brutta abitudine di avere delle aspettative che si rivelano troppo alte per le mie capacità, con l'unico risultato di ritrovarmi assolutamente insoddisfatta del mio lavoro e con la cucina sottosopra ; sì,  è un brutto vizio, ma che colpa ne ho se sono un'inguaribile ottimista e basta solo avere in mano una tavoletta di cioccolato per diventare Vianne Rocher o il solo pensiero di un soufflé mi unisce spiritualmente al genio di Antonin Carême? Ah, quanto facilmente spicca il volo il mio pensiero e con quanta altrettanta facilità si schianta in picchiata nella landa desolata della delusione e del disincanto!

 Poi ho capito, ho capito che cercare la perfezione a tutti i costi è quanto mai inutile e deleterio, e con questo  non voglio dire che non bisogna avere ambizioni nel volersi migliorare, ma semplicemente  che si può riuscire a fare qualcosa di molto buono senza per forza essere un genio indiscusso della cucina internazionale. Ho imparato allora a riconoscere i miei limiti e a farne addirittura un punto di forza, perché in fondo l'arte di arrangiarsi non è tutta italiana!?

E allora faccio la panna cotta e  il tiramisù nel bicchiere, perché nessuno immaginerebbe che dietro quella parvenza del monodose chic, si nasconda in verità  la mancanza di non saper sformare un dolce come si deve;  decoro le crostate con gli anatroccoli e i cuori, perché mi ricordano le favole, ma il punto è che a fare le griglie non sono proprio capace. E non è un caso se i biscotti che mi riescono meglio sono i Brutti ma buoni.. e poi mimetizzo tanti altri errori, ma mica ve li voglio svelare tutti oggi!😉

Via libera, senza paura quindi, a tutto ciò che è imperfetto, perché mi identifica e mi rende unica, perché cambia con me senza aspettarsi che io sia diversa da come sono in realtà. La cucina è una buona amica, che sa guardarti anche nei momenti peggiori senza il bisogno di giudicare quello che vede, ma con l'unica pretesa di starti vicino.

Emblema di questa fase di imperfezione culinaria sono questi cioccolatini, nati da un'idea sbagliata, quella di voler creare delle barrette homemade ai cereali. Sono estremamente semplici da realizzare: si usa un contenitore vuoto delle merendine come stampo e si conservano in frigorifero  in vasi di vetro,  sempre pronti per accompagnare  un momento di indulgenza solitaria o in compagnia, un piccolo e spigoloso gesto di amore ricoperto di cereali.. Perché negarselo ?😉

FINTI CIOCCOLATINI AI CEREALI 

Per i cioccolatini al muesli                               Per i cioccolatini al farro soffiato 

50 gr di cioccolato fondente                           100 gr di cioccolato al latte

50gr di cioccolato bianco                                 20 gr di farro soffiato

50 gr del tuo muesli preferito

20 gr di Cranberries essiccati o uvetta sultanina 

  • Fodera con della pellicola alimentare due stampi di cartone vuoti, di quelli delle merendine,  facendo in modo che la pellicola sbordi dai lati.
  • Sciogli a bagnomaria il cioccolato fondente insieme a quello bianco, mescola fino ad ottenere un composto omogeneo e fallo colare nello stampo rivestito di pellicola, versa quindi il muesli e i Cranberries,  quindi ripiega la pellicola eccedente ai lati verso il fondo del contenitore, in maniera tale da compattare cioccolato e frutta secca, formando un pacchetto. Metti i frigo a rassodare per circa un'ora. Togli il pacchetto dal cartone, libera il cioccolato dalla pellicola, spezzalo a pezzi irregolari e conserva in frigo in un vaso di vetro.
  • Ripeti lo stesso procedimento con gli ingredienti per i cioccolatini al farro soffiato.

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