La ragazza del Drago

La ragazza del Drago

La ragazza del Drago



 



Si chiamava Virginia Tacci, nata a Siena nella seconda metà del XVI secolo nella contrada del Drago, una "giovane villanella di quattordici anni all'incirca": così la definiscono le cronache dell'epoca. Di lei non si sa granchè, in un periodo storico che, data l'assenza di media e social network, non fa molto caso allo scorrere della vita dei semplici, fagocitando nell'oblio della memoria tutto ciò che non è legato alla nobiltà, alla politica o alla santità conclamata. Virginia non vantava nobili origini, essendo una contadina, non è una santa come la sua più famosa concittadina Caterina, assunta alla gloria degli altari come dottore della chiesa, proclamata patrona d'Italia e d'Europa;insomma una ragazza dalla vita semplice, quasi scontata e riassunta in data di nascita, data dei sacramenti e della morte: una bambina, ragazza e donna, come tante altre. Eppure a Siena c'è un pezzetto di gloria e di memoria solo per lei, datato 15 agosto 1581, cioè la data del Palio dell'Assunta, che a quell'epoca non si correva ancora in piazza del Campo, ma si snodava su un percorso prestabilito che da fuori le mura terminava in piazza del Duomo. Era l'epoca del Palio detto "alla lunga" che ha preceduto e poi affiancato quello "alla tonda", per poi scomparire definitivamente negli ultimi decenni del XIX secolo.Virginia è la prima donna a correre un Palio, corre per i colori della sua contrada, quella del Drago, che lungi dallo spauracchio delle quote rosa, la schiera e lei incanta tutti, soprattutto gli uomini, per la sua "destrezza e leggiadria". Purtroppo, nonostante la sua abilità, non vince, arriva solo terza e si sa, nel Palio non esistono i piazzamenti, conta solo vincere. Questo però non le impedisce di ricevere un riconoscimento, un unicum nella storia paliesca: infatti le viene regalato un cavallo dal conte di Montauto, il governatore della sua contrada. Qui finisce la storia conosciuta di Virginia, ma lei rimane immortale nella sua Siena e ogni volta che risuonano le note dell' inno del Drago, lei rivive e pare di vederla, con la sua chioma svolazzante, in sella al suo destriero che calca i vicoli della sua bella Siena. Oggi si corre il Palio dell'Assunta (con un giorno di ritardo a causa del maltempo) e in mezzo a tutta quella folla di contradaioli e turisti curiosi, fra cavalli e fantini, ancora una volta si consumerà quel meraviglioso spettacolo che è il Palio, dove solo il vincitore vedrà il suo nome scritto nella storia e coperto di gloria. Gli altri potranno forse riprovarci, ma per stavolta sono destinati ad essere dimenticati: è la legge paliesca che vale per tutti, da secoli.. tranne per una giovane contadina senese…

P.S Chiedo scusa, contradaioli, se io, che non sono senese, mi permetto di parlare della vostra carriera, ma vi assicuro che tutto è fatto col più grande rispetto e con l'ammirazione più sincera per tutto ciò che vi riguarda, perchè non mi è possibile non amare voi e la vostra Siena..

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