L’ultima campanella

L’ultima campanella

L’ultima campanella

La spiaggia è deserta, il giorno è di quelli feriali e il mare ha un po'la luna di traverso,  con quel vento insolente, tutto da nord, che pare agitarlo più del dovuto, con le sue raffiche continue, senza ombra di tregua. Osservo i suoi flutti, quasi marosi, frangersi sulla battigia e ripulirla dai sassi, a toglierle tutto ciò  che è d'impaccio ad esser calpestato: la natura si prepara alla bella stagione,  quasi lo sapesse che si avvicina un fine settimana di temperature africane e agognasse il momento della fine di una solitudine iniziata lo scorso settembre.

Mare e scuola sembrano darsi il cambio, non c'è davvero possibilità di un incontro pacifico, o l'uno o l'altra e oggi è il primo giorno del regno vacanziero: ieri infatti il suono dell'ultima campanella tra i corridoi e urla di giubilo di scolari impuniti hanno sancito la fine della scuola. Fra lanci di gavettoni e di farina si è consumato quel rito propiziatorio che dà il benvenuto alla stagione della libertà! 

Eppure, guardando quel mare sgrossarsi a riva per farsi zaffiro a baciare la linea dell'orizzonte, pensavo all'equilibrio, difficile per me da stabilire, fra il senso di libertà e la paura e l'inquietudine che essa porta con sé. Mi sono sempre sentita così durante l'ultimo giorno di scuola, tanto atteso e sofferto, ma ora che il trillo della campanella aveva spalancato le porte di quella che per nove mesi mi era sembrata una galera, ora non sapevo che farmene di tanta libertà e mi invadeva quel senso di nostalgia che ogni finale porta con sé. La campanella più amara è indelebile nella mia mente,in quell'assolato mezzogiorno dell'ultimo anno di liceo, lacrime nella consapevolezza che le nostre strade si sarebbero inevitabilmente divise e che ora la maturità faceva più paura che mai.. Quanto ho invidiato gli alunni più giovani, che a settembre si sarebbero ritrovati ancora a soffrire tutti insieme !

Beh, comunque poi un equilibrio lo trovavo sempre, iniziava l'oratorio feriale e quell'ombra di nostalgia spariva davvero in fretta per lasciar posto ad un periodo meraviglioso fatto di corse in bicicletta, giochi sotto il sole e lunghe calde serate con un cono gelato fra le mani. 

Quindi, cari scolari, il mio augurio è quello di godervi al massimo l'estate che avete davanti, di viverla al meglio, di apprezzarne ogni sorso, che è vita pura: il suo ricordo domani vi servirà, quando un bel giorno di settembre suonerà un'altra campanella.. Buona estate a tutti !⛱

 

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