Un vaso pieno di albumi

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Un vaso pieno di albumi

Un vaso pieno di albumi

Ecco l’eredità, il concentrato di quindici giorni di festeggiamenti, bagordi e gozzoviglie: un vaso colmo di albumi, che racchiude tutto quello che non è servito per imbadire la tavola. O meglio, tutto quello che a mia mamma non è servito , in particolare per lo zabaione del giorno di santo Stefano.😉 Era da un po’ che me lo diceva, che aveva degli albumi per me (tenuti da parte apposta per me!😅).”Così puoi fare i biscotti!”, aveva  chiosato con soddisfazione nel liberarsi di quel vaso così ingombrante e io, nel ricevere quel piccolo tesoro, stavo già immaginando su quanti contenitori potevo

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L’ora in più

L’ora in più

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La costola d’Adamo

La costola d’Adamo

Sono più duecento le ossa che possiamo contare nel nostro scheletro e Dio fra tutte ha scelto proprio una costola per creare la prima donna: né più in alto né più in basso, ma giusto lì a lato, perché l’uomo in fin dei conti, checché se ne dica, tutto solo non ci stava mica tanto bene, nonostante tutto quel ben di Dio che il giardino dell’Eden poteva offrirgli, il Signore si era accorto che c’era qualcosa che ancora mancava. Non è dato di sapere per quanto tempo le cose funzionarono bene, ma di sicuro quel morso alla mela complicò non

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Il tempo sospeso

Il tempo sospeso

Stavolta ero pronta a metterci la mano sul fuoco, ero convinta che non ce l’avrebbe fatta a rispettare l’appuntamento del primo fiore il 10 di maggio. Sarà un caso,o forse no, ma mio marito compie gli anni proprio in quel giorno e il caprifoglio che, come una vendetta scruta la campagna, fa sbocciare il suo primo fiore, sempre bianco, come se ricordasse esattamente che quell’appuntamento deve essere rispettato. Lo osservavo dall’inizio del mese e nonostante domenica scorsa si stesse riempiendo di gemme, mai avrei pensato che il fiore si sarebbe schiuso in tempo per l’indomani. E invece no, sono stata smentita

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Una coperta di nebbia

Una coperta di nebbia

Ormai ci abbiamo fatto l’abitudine durante quest’anno, ma a pensarci bene l’attesa fa parte della natura degli esseri umani e le aspettative, con i loro alti e bassi, hanno sempre determinato i colori delle nostre giornate. Ci pensavo oggi, mentre aprivo le finestre e la nebbia avvolgeva tutto con la sua coperta di umida lanugine e anche il ciliegio in fondo al campo, un tempo fiorito e meta delle nostre piccole evasioni durante la scorsa primavera, mostrava a fatica i suoi contorni spogli. È il tempo di aspettare, con pazienza, ma anche con quella frenesia che accompagna i bambini a letto

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Il fluido magico e il porro gentile

Il fluido magico e il porro gentile

 Sono rimasta senza fiato la scorsa settimana nel vedere i savoiardi galleggiare in maniera funesta su una brodaglia di uova e mascarpone. Ho tentato di passarlo come tiramisù scomposto, ma non ho fregato nemmeno mio figlio di 5 anni. Sì,  avevo visto che il mascarpone era particolarmente morbido, era chiaro che andava usata una marisa, ma non ho voluto comunque cambiare il mio sistema e così ho usato le fruste elettriche a bassa velocità per incorporarlo alle uova e zucchero, che fremevano già spumosi e gaudenti.. ed è stato un autentico disastro! Poi è stata la volta del plum cake

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Miele e cioccolato in uno scorcio d’autunno..

Miele e cioccolato in uno scorcio d’autunno..

 Il primo scorcio di autunno si è  fatto sentire -eccome!-  è stato denso come una crema pasticcera in cui metti la panna al posto del latte: schiaffi e carezze che si sono alternate come la pioggia battente e il sole piacevole e rassicurante come solo l’autunno può dare. Avevo programmato una meravigliosa settimana di ferie, tutta per me, di quelle in cui l’unico desiderio è solo un po’ di silenzio nella normalità delle giornate di ottobre, dopo aver accompagnato tuo figlio alla scuola materna, mentre tuo marito è già uscito per andare al lavoro. Poi una febbre, di quelle che

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L’opportunità di un frigo rotto in una calda domenica d’agosto..

L’opportunità di un frigo rotto in una calda domenica d’agosto..

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Il lustro di un lustro..

Il lustro di un lustro..

Preparavo i miei articoli da tempo con cura meticolosa, scrivendoli prima a mano su fogli che conservo ancora come ricordo..e poi c’erano le ricette con il peso esatto degli ingredienti e le foto che mi arrabattavo a sfumare e calibrare per renderle come quelle delle riviste. Era tutto pronto, aspettavo solo una data che fosse giusta per partire e ho scelto il 22 di maggio, Santa Rita da Cascia, la patrona delle cause impossibili. Scelta azzeccata, perché oggi, a cinque anni di distanza sono ancora qui, con il mio piccolo blog, che nonostante subisca i miei ritmi discontinui, è ancora vivo

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Pazza per il Cointreau

Pazza per il Cointreau

“Assaggi questi cioccolatini alla rosa e mi dica se ho esagerato con il Cointreau..” Questa è la frase che ha dato inizio alla mia passione per il Cointreau.. e la colpa è tutta sua, di Vianne Rocher, la proprietaria della chocolaterie di Lansquenet sous Tannes, delle sue torte e delle sue praline ripiene di cioccolato e magia, e di quel film che me le sciorina davanti ogni volta che lo guardo e mi fa venir voglia di trapassare lo schermo e di afferrare quel piccolo pacchetto rosa con il nastro argento al posto di quella Josephine che poi se lo

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La magia di un giorno di pioggia

La magia di un giorno di pioggia

Piove. Un calice di vino fra le mani e gli occhi che scrutano fuori dalla finestra e si perdono fra i fili d'erba ormai cresciuti dopo il lungo digiuno invernale, si arrampicano lungo le verdi e turgide foglioline della siepe fino alla cima, quando un rosso di stampo autunnale le avvince chiudendole in un abbraccio protettivo. La campagna sta vivendo il suo momento di rinascita e anche se ci aspetteremmo un tempo più clemente e meno ballerino, devo ammettere che la pioggia d'aprile ha un fascino incredibile.  Fino a qualche anno fa avevo il mio sottofondo musicale ad hoc per la pioggia di primavera, ora invece c'è

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Le frittelle della zia Rosetta

Le frittelle della zia Rosetta

Si chiamava Rosa, la terza di quattro figli, nata all'inizio degli anni 20, quelli ruggenti, di una rampante gioventù affamata di giochi in borsa e di Charleston, che presto dimentica gli errori del passato e quindi si vede costretta a riviverli. Ma in fondo lei, Rosa, divenuta per tutti Rosetta forse per quella sua forma piccola e tonda che ricordava le pagnotte, che ne poteva sapere? Nulla, ma gli sbagli di pochi in genere li pagano in molti e vivere la propria giovinezza nel pieno della seconda guerra  mondiale è un prezzo  veramente alto da pagare e pensi in fondo che la vita

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La prima d’agosto

La prima d’agosto

“Bella..come un lunedì di vacanza dopo un anno di lavoro..” La canzone recita così ed è vero, il primo lunedì, in particolare se cade nel mese d’agosto, ha il sapore inconfondibile del sogno che diventa realtà , della chimera inseguita per un anno intero, ritenuta praticamente irraggiungibile nei grigi e gelidi pomeriggi invernali,che ora è qui, fra le tue mani, o meglio, te la ritrovi fra le lenzuola senza farci caso a svegliarti la mattina, anche prima del solito, con il dolce soffio della libertà.. Risvegli lenti e colazioni con le finestre spalancate sulla quiete di una città ormai svuotata

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Le polpette di Ernesta

Le polpette di Ernesta

Oggi la ricetta non è mia, bensì di Ernesta, che me l'ha gentilmente raccontata: si, raccontata, non dettata, come consuetudine vorrebbe in campo culinario, dove spesso la matematica ruba il posto alla poesia.  Ernesta è un'ospite della casa di riposo di Corbetta, ho avuto modo di conoscerla durante gli incontri del progetto "Ricordi in cucina ", nata a Castel Leone, vicino a Cremona,  quasi ottantacinque anni fa, occhi chiari e sguardo sveglio, una di quelle che i piedi in testa non se li è mai fatti mettere, nemmeno dai tedeschi, che durante la seconda guerra mondiale erano presenza fissa nella sua cascina. Sposata nel

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Le pizzette di sfoglia

Le pizzette di sfoglia

Confesso di aver comprato parecchie riviste di cucina solo perché in copertina o fra i titoli c'era una speciale ricetta che garantiva pizzette, salatini e appetizer perfetti, perché -diciamocelo😉- chi può resistere ad un piccolo ed invitante vassoio di caldi stuzzichini appena usciti dal forno, il cui ripieno è custodito in un burroso e fragrante guscio di friabile sfoglia? È così, ogni festa va santificata in spirito e corpo, e quando è comandata, come la Pasqua ormai imminente,  bisogna impegnarsi al meglio, perché la soddisfazione oltre che all'anima arrivi anche allo stomaco! Forse avrà pensato così anche mio marito,  quando l'altro giorno

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Brioches al salmone e robiola

Brioches al salmone e robiola

Se non hai ancora le idee chiare sull'antipasto di Natale, oppure sei ospite e non vuoi presentarti a mani vuote, questa può essere l'idea giusta! Piccole brioches di pasta sfoglia con un ripieno in cui il gusto deciso e sapido del salmone affumicato si sposa a meraviglia con la morbidezza della robiola. Semplici, si preparano in un attimo (anche in anticipo! 😉) e sanno accontentare anche i palati più esigenti: queste brioches non mi hanno mai delusa, guarda il video  provale! Ingredienti  per 16 pezzi circa 1 rototo di pastasfoglia rotonda 50 gr di salmone affumicato 100 gr di robiola semi

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Io, un libro e la mia città

Io, un libro e la mia città

Poche ore fa si è conclusa la presentazione del mio libro " Lescarpe rosse " nella biblioteca comunale di Corbetta. Sono veramente felice e mi sento davvero onorata di aver avuto questa possibilità: sì,  perché le radici che mi legano a Corbetta sono profonde, di un paio di secoli almeno, da quando il mio tris nonno Carlo, da suddito di Sissi e Francesco Giuseppe d'Austria, ha chiuso gli occhi nel neonato Regno d'Italia. Mi piace la mia Corbetta, non potrei mai fare a meno dei ritmi delle sue campagne e dei riti che si rinnovano ogni giorno come nelle più

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Hygge

Hygge

Pare che la felicità abbia trovato casa e fissato la propria dimora da oltre 40 anni nella fredda e affascinante terra di Danimarca,  in cui Il buio e la luce si alternano in un seducente equilibrio fra assenza e totalità. I danesi sarebbero quindi il popolo più felice del mondo e a dirlo è il Rapporto Mondiale della Felicità stilato ogni anno dall'Onu. Il segreto sembra essere racchiuso tutto in una parola: hygge. Come si pronunci e in cosa consista questo hygge lo spiega in maniera entusiasmante Marie Tourell Sødeberg nel libro "Il metodo danese per vivere felici", ma il punto fondamentale è che questa chiave

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Il mese di troppo

Il mese di troppo

È da un po' che non scrivo e i motivi, o meglio le scuse, sono tanti: stanchezza, bambino mammone che non vuole più dormire nel suo lettino, pigna di panni da stirare sempre più vicina ad oscurare il sole e potrei continuare ancora.. La verità però e una sola e cioè che non avevo nulla da dire e quando mi capita, preferisco il silenzio; oggi invece la rotta si è invertita e in questo mese di gelo e tristezza la voglia di vita ha di nuovo fatto capolino, come il mio origano che alla faccia del sotto zero resiste e non è mai

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Un aperitivo per Natale

Un aperitivo per Natale

Ci siamo, pronti per organizzare, carta e penna alla mano e poi mi sorge un dubbio: ma l'aperitivo lo faccio o non lo faccio il giorno di Natale? Ad essere onesti bisogna ammettere che il concetto di aperitivo è molto cambiato da una decina d'anni a questa parte e se prima veniva relegato ad una pausa veloce al banco del bar con un bicchiere e qualche patatina messa lì chissà da quanto, oggi si è molto nobilitato, meritando uno spazio tutto suo con il sorridente appellativo di happy hour per poi addirittura entrare a gamba tesa nello spazio serale, conquistarselo e creare

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