Una settimana da urlo

Una settimana da urlo

Una settimana da urlo

È iniziata con un lunedì di frenesia da spesa al supermercato, già la lista e la tabella di marcia per il da farsi era appesa sul frigo dalla sera prima e il menu deciso da giorni, perché il compleanno di un marito capita una volta all'anno, ma che lui sia anche a casa è cosa davvero rara e da prendere al volo. Quindi Francesco dalla nonna e mamma supersonica fra le corsie con lista alla mano. Fin qui tutto alla grande, senonché con la variabile x rappresentata da un bambino di otto mesi,  tutto è un completo stravolgere dei piani e così mi sono ritrovata a sfornare biscotti fino a mezzanotte.  Ne è valsa la pena però, perché il cestino portato da Gabriele al lavoro è stato letteralmente divorato. 

Una mattina e un pomeriggio di duro lavoro e la prossima volta la tovaglia la stiro prima.  Povero Francesco, l'ho trascurato quasi tutto il giorno, ma la sera era davvero un principino a tavola a festeggiare il suo papà, insieme ai suoi colleghi di Ancona, per una volta loro in trasferta. Il menù è stato una sberla di gusto profondamente padana con risotto alla milanese e ossibuchi a farla da padrone. Naked cake con crema pasticcera e fragole per finire in dolcezza, il tutto innaffiato da un profumato Brunello di Montalcino che andava giù che era un piacere!

Mercoledì riposo? No, tutt'altro,  perché è stata un'altra vigilia di prepararazione (ok un po' meno frenetica ) alla mia intervista al salone del libro di Torino.  Quindi, Francesco ancora dai nonni e mamma dal parrucchiere stavolta, poi a fare un saluto veloce al papà sul lavoro,  pranzo, ritirare i pantaloni e maglia da mettere il giorno dopo, perché sotto sotto  un po' di vanità femminile cova ancora sotto le ceneri. La sera a nanna presto,  peccato che il piccolo microbo  non ne voglia sapere di dormire nel suo lettino, rendendo vani tutti i miei sforzi, in più la mia parte di letto cigola in una maniera inquietante ad ogni mio movimento, facendo scattare un urlo straziante di neonato circa cinque volte nel giro quattro ore. Alle 4.30 finalmente crolla anche lui, peccato che la sveglia è puntata per le 7!20160512_134658

Siamo a giovedì e dopo essere stata scaraventata giù dal letto dal mio dolce marito sempre in pena per me, eccomi ancora dai nonni con Francesco e poi via in macchina io e Maurilio in direzione Torino. Attenzione,  le indicazioni per il Lingotto fuori dall'autostrada non sono il massimo della precisione, ma io sono davvero molto tecnologicizzata ora che ho un Tablet e così si arriva : perquisizione e poi dentro! Mi fermerei ad ogni stand, ma mio papà mi ricorda che ho un appuntamento e allora diretti alla mia casa editrice  (che bello dire la "mia"), dove è programmata da tempo l'intervista per il mio libro. La sensazione è magnifica, sono al settimo cielo e quando penso che un anno fa non avevo nemmeno cominciato la mia avventura di Blogger,  tutto questo mi sembra davvero un sogno. La sera a casa riguardo con calma tutta l'intervista è mi addormento stanca, felice e con un senso di gratitudine che non provavo da tempo e come per magia il letto non cigola più e Francesco dorme sette ore filate!

Venerdì è arrivato e io penso che un po' di riposo in fondo me lo merito e se Francesco si addormenta gli taglio le unghie, ché  mi sta graffiando davvero in una maniera imbarazzante e poi mi prudono i gomiti, sì, i gomiti, mai successo? In effetti è la prima volta che mi capita e Gabriele mi fa notare che forse non sono le unghie di Francesco la causa di quei puntini sul décolleté e allora scopro che c'è li ho anche su pancia, schiena e collo. Pronto soccorso? Non ho scelta e aspetto tre ore prima di essere visitata, mentre a casa  Francesco sta straziando il papà e gli orecchi dei vicini di casa con urla e gemiti ininterrotti .

Sabato mattina sveglia un po' più tardi e corsa in farmacia, visto che, per restare in tema di rush finale di campionato, mi sono fatta venire un bel rush anch'io, ma cutaneo però! sono piena di puntini rossi, forse qualcosa che ho mangiato, magra figura per una foodblogger!   In più il letto ha ripreso a cigolare e Francesco a non dormire. 

Domenica mattina Gabriele mi fa notare che con tutti quei puntini rossi sembro davvero la Pimpa. Sono sconsolata , ma fortunatamente siamo ospiti a pranzo dai nonni e con mia grande gioia scopro che per me c'è un menù a parte, cioè riso in bianco e pollo alla griglia,  allora decido di rubare due fette di salame e mi consolo così! Ora invece è già sera e mentre tutto tace, con Francesco in braccio,  penso che questa nel bene e nel male è stata davvero una settimana da urlo,  menomale che l'ho vissuta,  menomale che sono arrivata in fondo. .e domani si ricomincia!  Saluti a tutti dalla Pimpa! 

 

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