Fast and street

Fast and street

Fast and street

Ho una gran passione per lo street food, il cibo da strada, perchè in cinque minuti ti sa dare una sberla di gusto da far perdere i sensi con un minimo impatto sul portafogli, è il cibo più democratico che ci sia, perchè affianca in pochi metri quadri le tute da lavoro alle giacche e cravatte, tutti con la stessa espressione sul viso, infantile quanto impaziente di pregustarsi quel panino super imbottito con la salsa che ti schizza fuori da tutte le parti solo a guardarlo. Sebbene possa sembrare una moda importata dagli States con le sue eat streets, il cibo da strada, soprattutto in Italia, è un patrimonio culturale che negli ultimi anni è stato riscoperto e rivalutato. Anni fa avevo un sogno, quello di aprire il mio GastroApe per offrire un cibo da strada alla mia maniera e che potesse soddisfare anche i palati più raffinati, poi mi era anche balenata l'idea di aprire una Büseccheria,dove vendere i panini con la trippa sul modello del lampredotto toscano di quella famosissima focacceria di Palermo, tappa imprescindibile per chi visita la città, e del suo panino con la milza, che prima o poi assaggerò anch'io. La mia conoscenza dello street food al momento si limita (mea culpa!) ai panini con la salamella o porchetta divorati  sul ciglio della strada di fianco al camion e ai panzerotti pomodoro e mozzarella, fritti al momento da un  panettiere che ormai a Milano è diventato un'istituzione. Ogni regione d'Italia ha il suo tipico cibo da strada, dallo scartoss di pesce fritto della laguna veneta agli arrosticini abruzzesi, passando per il borlengo, lo gnocco fritto e l'intramontabile piadina romagnola, il nostro paese è una miniera di prelibatezze che non è mai troppo tardi per scoprire ed apprezzare. Non è un caso quindi se le città si stanno popolando di locali che strizzano l'occhio allo street food: piatti semplici, di sicuro impatto sul palato, che pregusti ancor prima di sederti al tavolo o mentre te li porti con te a passeggio ancora caldi e fumanti. Che sia un panino prima di entrare allo stadio o un frittino gustato sul lungomare, leccandosi le dita prima di buttarne l'involucro vuoto, è, di fatto, una cosa che ti invoglia, sempre, non stanca mai, credo perchè dia un senso di libertà che nessuna tavola può darti o forse perchè in fin dei conti si ritorna un po' tutti bambini ad ossevare le sapienti mani che prepararano, mentre il profumo invade già i sensi..il primo morso poi è il paradiso..e via di corsa a divertirsi o al lavoro non importa, tanto ci sarà sempre, da qualche parte, un panino che ci aspetta..

L'hamburger di casaIMG_20160130_123330

Ingredienti per 4 persone

4 panini da hamburger

450 gr di macinato bovino di qualità

2 cucchiaini di senape forte di Digione

2 cucchiaini di ketchup

sale e pepe q.b

2 cipolle rosse di tropea

4 cucchiai di zucchero

4 cucchiai di aceto

4 fette di fontina spesse almeno 1/2 cm

4 pomodorini pachino

4 mazzetti di rucola

4 grosse patate

olio di arachidi per friggere

  • Mescola la senape e il ketchup al macinato, unisci il sale eil pepe, dividi in quattro parti e forma i tuoi hamburger con un coppa pasta, falli alti circa 2 cm e tieni da parte.
  • Taglia le cipolle a rondelle e falle caramellare con lo zucchero e l'aceto a fiamma media (circa 7 min) poi spegni e tienile da parte.
  • Affetta le patate a bastoncini, metti l'olio a scaldare e friggile.
  • Nel frattempo taglia il pane e i pomodorini.
  • Scalda una noce di burro in una larga padella e cuoci gli hambuger: 2 min per lato per una cottura media, 4 min se li vuoi ben cotti. Sempre nella stessa padella scalda leggermente le fette di fontina, togliendole appena noti che si stanno fondendo.
  • Assembla i panini con la rucola, i pomodorini sotto, completa con gli hamburger, la fontina e la cipolla caramellata. Scola le patatine su carta assorbente, sala e servi il tutto con le salse che preferisci.IMG_20160130_123341

 

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