Giovedi gnocchi..
..venerdi pesce e sabato trippa : così vorrebbe il proverbio almeno e io questa sera prendo gnocchi e pesce e li unisco , per la trippa , invece , direi che i tempi non sono ancora maturi.. Gli gnocchi mi piacciono , perchè mi riportano alla mia infanzia , quando li faceva mia mamma e ricordo che era sempre una festa : prendevo la mia sedia e ci salivo in piedi per vedere meglio la meticolosa preparazione , quasi fosse un rito e ci si spintonava con mio fratello e mia sorella per avere il posto migliore e godersi lo spettacolo . Aspettare con impazienza le patate che sobbollivano , vederle scendere in riccioli sul piano della cucina e poi unirsi alla farina come una sposa al suo velo nuziale ; rubare poi , di nascosto , quei piccoli bocconi ("ti fanno venire i vermi" mi si diceva per scoraggiare la mia golosità) , mi faceva stare bene , perchè le preparazioni che richiedono tempo prima di essere messe in tavola , ti fanno capire che c'è qualcuno che si prende cura di te , che nonostante i tanti impegni e le cose da fare , trova il tempo di coccolarti , anche così.. Oggi , invece , ci sono i miei nipoti a sprizzare gioia da tutti i pori solo a sentire la parola "gnocchi" ed è bello guardarli mettersi il grembiule e aiutare la nonna , le mani e la facce sporche di impasto in una nuvola di farina. Gli gnocchi sono un atto d'amore e infondono tanta gioia a coloro i quali sono destinati : è un sapore che inizi a pregustare molto prima di assaggiarli e ti rimane impresso nella mente e nel cuore , soprattutto quando ti accorgi che il tuo ruolo sulla scena sta cambiando , che sei tu ora a prenderti cura di qualcuno , a guardare un faccino felice e ansioso di poterti aiutare.. "Ridi , ridi , che la mamma ha fatto li gnocchi!".
Gnocchi con gamberi e perini