La donna polpetta
<La crème brulée non potrà mai essere gelatina!>, chiosava una suscettibile Julia Robert sulla faccia di un'affranta Cameron Diaz nel film "Il matrimonio del mio migliore amico" e aveva perfettamente ragione, perché le donne sono proprio come il cibo con tutti i pro e i contro che l'assunzione ne comporta . Su dai, non facciamo gli schizzinosi, i politically corret a tutti i costi, chi non vorrebbe essere come una crème brulée: perfetta e seducente, leggeremente restia come quella croccante crosticina zuccherosa che va in frantumi alla minima pressione e che si scioglie nel voluttoso e morbido abbraccio della crema sottostante? Meravigliosa sensazione, per il maschio nostrano, quella di conquistare una crème brulée, ma solo all'apparenza, perché, se già le togli quella patina snob d'oltralpe, diventa una per niente raffinata crema bruciata e poi ammettiamolo: deliziosa sì, ma dopo due bocconi già ti ha stomacato con la sua anima stucchevole. La donna crème brulée è la preda perfetta per il playboy incallito ormai prossimo agli anta, soprattutto perché gli è rimasta ormai solo quella, dal momento che le altre se le sono già prese tempo addietro quelli più furbi di lui, che magari, all'apparenza, erano i più sfigati di tutti, ma sono riusciti nella scelta della vita, cioè avere come moglie o compagna la donna migliore, la donna polpetta. La donna polpetta è così come la vedi, semplice e generosa, sa essere un concentrato di gusto e ridare vita a quello che è stato scartato; non si presenta a fine pasto tipo super ospite internazionale, ma ne è la protagonista indiscussa, quella che ti mette sempre di buon umore, che raddrizza qualsiasi catastrofe e che dopo il primo boccone ti fa dire "Ancora!". La crème brulée è l'avventura di una notte, che poi quando ti risvegli al mattino fai fatica a riconoscere senza tacco 12 e maschera di trucco. L'uomo saggio sceglie una donna polpetta, che lo appaga facendolo sentire al sicuro solo con uno sguardo. Quindi,ragazzo mio, stai in campana e scegli bene, non snobbare la polpetta solo perché ti ritieni un Brunello di Montalcino della migliore annata, infatti, pregiato o no, con il tempo, anche il miglior vino diventa aceto, non aspettare che succeda..
Polpette di mia mamma
Ingredienti per 4 persone
300 gr di macinato bovino
100 gr di mortadella
100 gr di prosciutto cotto
4 cucchiai di Parmigiano grattugiato
2 uova
Sale e pepe q.b
Pan grattato q.b
Prezzemolo
- Trita la mortadella e il prosciutto, aggiungi la carne, le uova, il Parmigiano e il prezzemolo tritato, regola di sale e pepe. Forma delle palline, schiacciare leggermente e passare nel pangrattato. Cuoci in una larga padella con dell'olio di semi di arachide, scola su carta assorbente e servi subito.
P.S Come nelle migliori famiglie la ricetta delle polpette non può essere codificata e precisa nelle dosi, perché come cibo del riciclo dà il meglio di sè quando non viene imbrigliata in rigidi schemi.
Cara Maria volevo fare una rettifica a un mio precedente commento: "prima ci sei tu e poi Joanne Harris!"
Complimenti, sai sedurre con le tue parole e con la tua cucina, sei una grande!
Troppo gentile Daniela, ti ringrazio tanto e colgo l’occasione per autocandidarmi ad assistere a una tua lezione di pasticceria, come allieva e assaggiatrice!
ciao Maria, scusa per il ritardo nel risponderti ma con lenti a contatto, occhiali per vicino, per lontano, rottura di lente proprio per non farmi mancare niente, insomma e' un momentaccio!.
Volentieri terrei una "lezione di pasticceria"; normalmente sono molto timida ma quest'arte mi toglie qualsiasi inibizione per cui vieni a trovarmi e ne parliamo!
Un bacione
Daniela
Verrò quanto prima, se ti va domani sera a Magenta c’è la presentazione del mio libro, siete tutti invitati. A presto e buona giornata!