La primavera, all’improvviso..

La primavera, all’improvviso..

La primavera, all’improvviso..

Aprire gli occhi prima di tutti, prima del pianto di mio figlio,  prima del trillo della sveglia con schermo del telefono che si illumina, aprire gli occhi e avere voglia di alzarsi, di aprire le finestre e sentire il caldo raggio del sole che svela un cielo terso, sgombro anche solo del pensiero di una nuvola. La primavera ha anticipato quest'anno , quasi mi avesse letto nel pensiero il bisogno disperato che avevo di lei: l'inverno è entrato in via ufficiale nel libro dei ricordi e al diavolo i cappotti, le giacche a vento e il sale da buttare la sera sulla scala se non vuoi che l'indomani diventi praticabile solo con i pattini ! La slitta della regina delle nevi dovrà solcare altri ghiacci almeno per un po', penso mentre vesto a nuovo il mio piccolo balcone vista campi insieme a Francesco che non ne vuole più sapere di rientrare in casa: da come armeggia con paletta ed annaffiatoio si potrebbe intuire un futuro da giardiniere oppure da chef  esperto di crudismo, a giudicare dal terriccio che gli circonda la bocca, quasi fosse cioccolato. Tutto intorno è un'esplosione incontenibile di vita fra ginestre e magnolie a tinte tenui e che profumano l'aria di tutti quei desideri che ti sei tenuto dentro per l'intero inverno e che senza chiedere il permesso ti scaldano le vene con quella linfa di felicità che solo la primavera può regalare, così,  senza pretendere nulla in cambio. 

Non si può non essere indulgenti, soprattutto con sé stessi, in un momento di tale bellezza che sconvolge e coinvolge allo stesso tempo tutti i sensi! Una piccola coccola oggi ci sta, di sicuro anche domani e il giorno dopo ancora..  Quando voglio viziarmi davvero, mi preparo la panna cotta, solo per me: prendo due o tre bicchieri dalla mensola e li sporco con un cucchiaino, sul fondo e poi sui bordi, stavolta di un profondo viola, quello dei mirtilli, fatti fondere con un po'di zucchero, e poi arriva la panna a coprire tutto di una bianca coltre, candida, ma non cosi ingenua come potrebbe sembrare, per via di quel piccolo e innocuo goccio di Cointreau, che alla prima cucchiaiata mi si scioglierà in gola come una languida carezza.

La panna cotta è il dolce della primavera, delicato e fragile come un fiore, ma alla fine, tenace e caparbio, sa resistere sotto la sferzata di un vento malandrino: rovesciala su di un piatto e te ne accorgerai, che scuotendola trema come gelatina, ma resterà in piedi fino all'ultimo assalto di cucchiaio, e lo farà solo per il tuo piacere. Generosità allo stato puro, di natura e di gola: come non essere grati per tutta questa bellezza ?

Panna cotta ai mirtilli

Ingredienti per tre persone ( o per una molto egoista !)

250ml di panna fresca

40 gr di zucchero + 1 cucchiaio

1 cucchiaio di Cointreau 

1/2 foglio di gelatina  (circa 3 gr )

125 gr di mirtilli 

  • Metti la gelatina in ammollo in una ciotola di acqua fredda per almeno dieci minuti. 
  • Tieni da parte una decina di mirtilli per la decorazione finale e  scalda i restanti a fuoco dolce insieme ad un cucchiaio di zucchero,  finché non si sfalderanno. Sporca il fondo di tre bicchieri con il composto.
  • Scalda la panna ed il restante zucchero in un pentolino e spegni appena inizia a fremere, aggiungi un cucchiaio di Cointreau e infine la gelatina strizzata, mescolando per farla sciogliere. Ripartisci nei bicchieri, copri con della pellicola e lascia intiepidire,  poi conserva in frigo almeno per quattro ore o comunque fino al momento di servire.
  • La panna cotta può essere consumata anche nel bicchiere, ma se vuoi rovesciarla su un piatto, metti  prima il bicchiere in acqua calda per un minuto. Decora con i mirtilli tenuti da parte.

 

 

 

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