La storia di Pazienza

La storia di Pazienza

La storia di Pazienza

C'era una volta tanto tempo fa,sopra una dolce collina verdeggiante , un bel castello bianco dai tetti blu dalle cui finestre si potevano ammirare tutte le terre e i regni del mondo, vi abitavano il re Amore con sua moglie, la regina Ragione. La coppia regale formava un sodalizio perfetto e per questo era ammirata da tutti e quando la regina annunciò di aspettare un bambino, tutto il mondo restò col fiato sospeso, pieno di curiosità, nell'attesa di vedere la meravigliosa creatura che da lì a poco sarebbe nata. Lei vide la luce in un piovoso giorno di inizio autunno, le fu dato il nome di Pazienza e tutti furono concordi nel riconoscerla come la più bella principessa mai vista sulla faccia della terra. Gli anni passavano in fretta e Pazienza, oltre che bella, rivelava il cuore docile del papà insieme ad una certa determinazione, ereditata senza alcun dubbio da parte materna. Per questi motivi non rifiutava mai il suo aiuto a chiunque la cercasse, ma nonostante tutte le sue amicizie non riusciva ad essere felice. La madre allora le consiglió di prendersi una vacanza, perché cambiare aria le avrebbe sicuramente fatto bene, ma dopo pochi giorni dovette tornare frettolosamente a casa, perché senza Pazienza il mondo se ne stava andando letteralmente a rotoli, e senza freno alcuno.Il padre, che fino a quel momento era stato zitto, guardò negli occhi la figlia e le disse che la sua tristezza era dovuta al fatto di non avere nessuno che la completasse veramente, insomma doveva trovare un marito. Fu così che al castello si organizzò la festa di fidanzamento più grande che si fosse mai vista e tutti gli scapoli più ambiti del regno si misero in fila per presentarsi e conquistare la bella Pazienza.  Il primo fu Lusso, il prestante figlio del duca Denaro e di sua moglie,  la maliarda Cupidigia,  ma la principessa pensò che accanto ad un tipo così, sempre in cerca del di più in qualunque situazione, si sarebbe sentita solo che in difetto. Poi fu la volta dell'aitante Delirio, ma a Pazienza parve davvero terrificante  l'idea di poter partorire due gemelli e chiamarli Incubo e Ossessione. Passarono ad uno ad uno tutti i figli dell'alta società davanti al trono della principessa, ma con nessuno era scattato il colpo di fulmine , per un motivo o per l'altro nessuno era stato giudicato in totale armonia  con Pazienza. La festa si era rivelata un'autentica delusione e tutti ormai se ne stavano mestamente andando, quando fu annunciato l'arrivo dell'ultimo pretendente, ma alla sua vista tutti si misero a ridere nel vedere quel piccolo e gobbo individuo dall' andatura goffa e ciondolante attraversare il salone per arrivare ai piedi del trono, su cui la principessa scrutava con attenzione il nuovo arrivato  Nell'ilarità generale lui guardò negli occhi Pazienza e le disse:<Sposa me, perché io non sarò  mai un passo avanti a te e nemmeno  mi dovrai trascinare come una zavorra . Io prometto invece di camminare ogni giorno accanto a te, tenendoti per mano senza mai stancarmi>.

<Come ti chiami? > chiese a quel punto la principessa. 

<Il mio nome è Perdono.> rispose il giovane guardandola negli occhi.

Pazienza guardò i genitori e sorrise loro, che la ricambiarono dandole la loro benedizione con un bacio sulla fronte e poi scese i gradini verso il suo prescelto e lo prese per mano. A quel punto successe l'impensabile e tutti i presenti inorridirono nel vedere il viso della principessa riempirsi di rughe e i suoi capelli, fino ad un attimo prima, folti e lucenti, diventare canuti e radi come quelli di un'anziana signora. Pazienza aveva perso tutto il suo fascino e parve dunque  chiaro a tutti che  quel matrimonio  non poteva essere che portatore di sventura e così nessuno, tranne il re e la regina, volle più  la compagnia di Pazienza e del suo sposo e la notizia che a breve i due avrebbero avuto un erede, provocò lo sgomento di tutti all'idea di quale mostro potesse uscire fuori. Nessuno volle andare a far loro visita dopo la nascita, ma i genitori pensarono che la loro  bambina fosse nata per donare al mondo qualcosa che prima non si era mai visto. Così da allora Pazienza e Perdono viaggiano senza sosta per tutte le terre e i mari del mondo, bussando ad ogni porta, instancabilmente,  chiedendo solo di poter far conoscere la loro figlia. Tanti purtroppo non hanno aperto, ridendo di quella coppia all'apparenza brutta e fuori moda, ma a chi ha saputo guardare oltre e li ha accolti, hanno messo fra le braccia la loro figlia, capace di accendere nei cuori una luce nuova. Questa è la storia di Pazienza,  che ha rinunciato alla sua bellezza per amore di Perdono e non se ne è mai pentita, perché solo camminando con lui ha potuto donarci la loro figlia, chiamata  Speranza.   

Zuppa di lenticchie 

Ingredienti per due persone 

150 gr di lenticchie di Castelluccio di Norcia 

1/2 carota 

1 piccolo scalogno 

1/2 gambo di sedano 

1 litro di brodo vegetale 

100 ml di passata di pomodoro 

2 cucchiai di olio extravergine di oliva 

1 rametto di rosmarino o una foglia di alloro 

Peperoncino secco q.b 

sale e pepe q.b 

  • Sciacqua le lenticchie con acqua fredda e tieni da parte. 
  • Fai un trito di scalogno, carota e sedano e fai soffriggere in una larga padella con l'olio, una macinata di peperoncino secco e il rosmarino. 
  • Aggiungi le lenticchie e fai insaporire per 5 min a fiamma media, sala e pepa, abbassa la fiamma e porta a cottura allungando con Il brodo caldo,  ci vorranno circa 40 min. 
  • Dieci minuti prima di finire la cottura aggiungi la passata di pomodoro e regola di sale e pepe. 
  • Servi la zuppa calda con un filo d'olio a crudo e fette di pane abbrustolito. La 

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