L’oca di Natale

L’oca di Natale

Oggi, prima domenica di Avvento ambrosiano, sono lieta di dare il via ad un progetto che mi sta molto a cuore e che ho chiamato "L'oca di Natale", Ci pensavo da un po' al fatto che mi sarebbe piaciuto condividere la storia della mia famiglia a tavola e la ricetta che più di tutte la identifica è l'oca, che la fa da padrona nell'occasione più importante dell'anno, il pranzo del 25 dicembre. A casa nostra il profumo dell'oca arrosto che pervade la cucina (e non solo) accompagna il nostro Natale da più di quarant'anni e porta con sè un bagaglio di ricordi che riaffiorano in un attimo, propio grazie al quel profumo. Anche il corpo deve essere reso partecipe delle gioie dello spirito, mi disse una volta un prete, e a casa è sempre stato così nei giorni di festa. Il mio racconto dell'oca di Natale è la storia di una famiglia che affonda le sue radici nella tradizione cristiana e contadina, un albero che anno dopo anno è cresciuto, divenendo sempre più forte, superando a volte inverni gelidi, ma arrivando sempre a rifiorire e rinnovarsi al primo raggio di sole, perchè la terra di cui si nutre è buona e io la voglio mantenere così e un modo per farlo è quello di raccontare a te, se lo vorrai, la storia di una ricetta..

Comicio ora, a quaranta giorni da Natale, presentando i principali personaggi ed interpreti di questa storia:

L'oca : l'unica, indiscussa protagonista della tavola natalizia, forse l'unica vera diva rimasta in circolazione al giorno d'oggi!

oca

Anna (a sinistra) : la cuoca, nonchè grande esperta di bipedi da cortile e depositaria di antichi segreti culinari, da lei dipendono le sorti del pranzo di Natale.

Maurilio (a destra, coi baffi): il critico di casa, grande estimatore e cultore della tavola, in genere mezza oca è sua (e si trattiene!)

2012-07-002

 

Maria (io): in rappresentanza di tutti i commensali adulti. Preferisce le parti dell'oca piccole e saporite, da "piluccare". Famoso il suo abbinamento "oca e coca-cola", un vero must della tavola natalizia.

Francesco (mio figlio): rappresenta gli altri sei bambini della tavolata e quest'anno assaggerà la prima oca della sua vita, ovviamente in maniera indiretta, dal latte della mamma. Vedremo cosa ne pensa!

2015-11-006

 Continua..

 

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