Notte di stelle

Notte di stelle

Notte di stelle

Le ultime note della ninna nanna si spengono mentre gli occhietti di Francesco sono ormai chiusi da un po'; lo appoggio sul lettone e lui si rannicchia verso il lungo specchio dell'armadio e allora lo guardo, prima lui e poi lo specchio, a cui una passata di straccio non farebbe male. Osservo meglio quelle piccole macchie, un quadrilatero sghembo con un paio di puntini in obliquo al suo interno, e anche se non proprio perfetta penso che le somigli molto: la costellazione di Orione a un passo da me. Allora mi ricordo che il periodo è quello delle stelle cadenti, il cielo finora è terso e forse stasera, se siamo fortunati,  qualche desiderio ci potrebbe anche scappare. 

Stelle cadenti a parte, ho sempre rivolto lo sguardo al cielo stellato: mi piacciono le costellazioni, mi affascina il fatto di posare lo sguardo su gruppi di stelle sparsi qua e là  e pensare che qualcuno,  più di duemila e cinquecento anni fa, ci ha visto qualcosa,  che ancora oggi riconosciamo e immaginiamo animarsi nella volta celeste. È il mio papà che mi ha insegnato a riconoscerne le più famose, come il carro dell'orsa o quella "doppia w" e chiamarla Cassiopea, e poi il cacciatore Orione con la sua cintura fatta di tre piccole stelle: tutti che si animavano come per magia sotto i miei occhi, quasi che il mio indice puntato lassù li avesse risvegliati dopo un lungo sonno. Anni dopo mi sono comprata un atlante astronomico tascabile, catalogando in maniera molto meticolosa tutte le costellazioni del nostro emisfero per stagione e mi sono nutrita di mitologia per scoprirne il significato e la loro storia.

E allora, in questo cielo di mezza estate, sulla linea dell'orizzonte meridionale il tempo si ferma, mentre guardo la perenne lotta fra il Sagittario con la sua freccia vendicatrice scagliata contro il perfido Scorpione, che tenta invano di sfuggirle; più su' invece  l'Aquila e il Delfino si fanno compagnia, forse invidiando un po' quel grande Cigno che svetta quasi allo zenit, re incostrastato del caldo cielo d'estate. Dalla parte opposta, verso nord, il carro dell'orsa osserva tutto,  silenzioso e forse anche un po'annoiato, a testa in giù, ché tanto lui è abituato a vederli sorgere e tramontare tutti come in un'eterna giostra, fra aerei e satelliti che come lucciole attraversano la volta celeste.

 Continuerei ancora, ma si è fatto un po'tardi e va da sé che le zanzare accorrono come in un open bar a un matrimonio. Ah, fra tutto questo can can di figure astrali, anche tre stelle cadenti con la loro scia non hanno voluto mancare allo spettacolo: peccato..non ho espresso alcun desiderio..forse perché in fondo sto bene così .☄

Linguine alla mediterranea

Ingredienti per due persone 

160 gr di linguine

6 cucchiai di olio extravergine di oliva 

1 spicchiod'aglio 

4 filetti di acciughe sott'olio 

Una manciata  (circa 5 gr) di capperi sotto sale o sott'aceto

20 olive taggiasche 

Peperoncino q.b 

Prezzemolo q.b 

2 cucchiai di Parmigiano grattugiato 

  • Butta le linguine in acqua bollente salata,  nel frattempo trita lo spicchiod'aglio, i capperi sciacquati, le acciughe e le olive.
  • Scalda l'olio in una larga padella e fai rosolare il trito preparato con un pizzico di peperoncino macinato. Dopo un paio di minuti versa qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta per evitare di bruciare l'aglio e abbassa la fiamma. 
  • Scola la pasta e falla saltare a fiamma alta con il trito per un minuto,  impiatta e rifinisci con il Parmigiano grattugiato e il prezzemolo tritato.

 

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