L’ingrediente segreto della bontà

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L’ingrediente segreto della bontà

L’ingrediente segreto della bontà

Me lo chiedo spesso quale sia l’ingrediente giusto che faccia di un piatto qualcosa di irresistibile, capace di legare a sé i ricordi più belli e di riportarli alla memoria al primo morso o, come nel mio caso, alla prima cucchiaiata. C’era il risotto al bacio della zia Lilly, semplicemente fatto con un brodo di dado, oppure quello al salto di mia mamma, che altro non era se non riso bollito con l’aggiunta di una bustina di zafferano in polvere..niente di speciale, ma ricordo che ne mangiavo a volontà e non ne ero mai paga. E poi c’era la minestrina

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Il tempo di (ri)nascere

Il tempo di (ri)nascere

 Tutto ha il suo momento e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo. Ci pensavo qualche giorno fa, a queste parole del Qoelet scritte più di duemila e trecento anni or sono, quando alla fine dell’anno non mancava che una manciata di ore e mi sono accorta con dispiacere che il  tempo mi stava sfuggendo come fosse sabbia fra le dita. Forse mi avrà distratto il lavoro, che durante le feste è sempre frenetico, malgrado i colori delle varie zone si alternino in un improbabile quanto caotico caleidoscopio. Ma forse sarà stata anche la soffice coltre di neve

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Una calda zuppa

Una calda zuppa

Cielo plumbeo e nuvole pesanti che scrosciano acqua come una cascata, può succedere d'estate e in genere fa piacere, dopo tanto caldo, che il tempo giri il termostato su temperature decisamente più miti. Ma aprire le finestre e trovarsi davanti questo spettacolo proprio l'ultimo giorno del mese di agosto può essere un po' malinconico, un saluto carico di nostalgia dopo i 31 giorni che più di tutti sono sinonimo di libertà e tempo libero. La cura? Amare la natura e coglierne la bellezza nei tanti suoi umori, anche quelli più  altalenanti, perché nulla in natura è trascurabile, ma ogni cosa è necessaria

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Non solo per una notte..

Non solo per una notte..

Entra nell'immaginario collettivo in tenera età, quando la fata madrina di Cenerentola la trasforma in una bella carrozza, poi finisce per essere sventrata e intagliata in smorfie mostruose e tutto per il piacere effimero di una notte in cui viene associata a streghe e vampiri; ma la zucca va oltre una semplice fiaba, anzi, è proprio dopo Halloween che riesce a dare il meglio di sé.  Dal primo di novembre si può dire che per questa stretta parente di meloni e angurie inizi una nuova vita, perché, passata la notte delle streghe, diventa un articolo non più di moda, quindi sui banchi dei supermercati subisce un

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Scaldare il cuore

Scaldare il cuore

"Ho bisogno di qualcosa che mi scaldi!" ha chiosato ieri sera mio marito, mentre sciorinavo le possibili varianti del menù per cena. Un'occhiata fugace alla finestra e ho dovuto ammettere che aveva ragione: il cielo non è più quello di un mese fa e la pioggia che sembrava allora un miraggio dagli effetti brevi e a volte controproducenti su un caldo sempre più insistente, oggi invece mette la parola fine all'estate. Così ho tirato fuori il pigiama pesante, quello con le renne di Natale, e ho strizzato l'occhio a quella copertina di pile che giace ancora sonnacchiosa nel cassettone sotto al letto. L'autunno

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La storia di Pazienza

La storia di Pazienza

C'era una volta tanto tempo fa,sopra una dolce collina verdeggiante , un bel castello bianco dai tetti blu dalle cui finestre si potevano ammirare tutte le terre e i regni del mondo, vi abitavano il re Amore con sua moglie, la regina Ragione. La coppia regale formava un sodalizio perfetto e per questo era ammirata da tutti e quando la regina annunciò di aspettare un bambino, tutto il mondo restò col fiato sospeso, pieno di curiosità, nell'attesa di vedere la meravigliosa creatura che da lì a poco sarebbe nata. Lei vide la luce in un piovoso giorno di inizio autunno, le

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Pole position

Pole position

Il motomondiale inizia oggi e in mezzo al rombo dei motori è tutta una fibrillazione e lì ci sono anch'io, o meglio, mi sembra di esserci, quando mi immedesimo in uno di loro, peccato che non conosco il suo nome,: chiedilo a Guido Meda o a De Adamich, nemmeno loro te lo sapranno dire, se non ce l'hanno nero su bianco. Sì, sto parlando di quello lì, di quello che non si sa che faccia abbia sotto quel casco, quello che ce la mette proprio tutta, ma sarà per la moto non all' altezza o per le sue scarse capacità, ma sta di fatto che lui, la pole

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Una sera come tante..

Una sera come tante..

E' arrivata questa sera, verso le 18.30, ha bussato alla porta e ha chiesto di entrare. Io le ho risposto che non era il caso, in fondo c'eravamo solo io e Francesco, ma lei niente, come se non avessi parlato, si è infilata in casa e ha acceso le luci dell'albero e del presepe. <Sono finite le feste> le ho detto per giustificarmi, mentre davo il biberon a Francesco. Lei si è seduta sul divano accanto a noi e ci sorrideva. <Ti ho vista mettere nel carrello il cavolo nero, al supermercato, e allora ho deciso di seguirti.> ha detto,

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