Circe e la voglia di croissant

Circe e la voglia di croissant

Circe e la voglia di croissant

La attendevo con ansia, era da giorni che radio e televisioni ne paventavano l’arrivo e così la settimana scorsa, mentre scrutavo il cielo farsi plumbleo sotto la minaccia di tuoni lontani, le mie mani correvano veloci sulla tastiera del tablet alla ricerca della ricetta del croissant perfetto.

Circe lo aveva promesso senza mezzi termini: dopo aver strasformato gli uomini in porci (che fantasia!🐷🤦🏼), avrebbe cambiato l’estate in autunno! Non potevo lasciarmi sfuggire questa ghiotta e probabilmente unica occasione di un’accensione estiva del forno di cucina senza sudare come nella grotta del diavolo Geppo.

E così ho scelto la ricetta più tecnica possibile.. e quindi poco incline all’approssimazione che spesso caratterizza il mio modo di fare! La cosa comunque mi sembrava fattibile, ma quando dal video è comparso un termometro da cucina, ho capito che dovevo tagliare e riadattare la cosa per chi come me vorrebbe tanto, ma intuisce che non può spendere la propria vita immolandosi in favore della causa della pasta per croissant!

Ormai era deciso, avrei preparato tutto nel tardo pomeriggio, dopo la consueta visita del venerdì a casa dei miei genitori e il mattino successivo avrei infornato i miei piccoli gioielli e risvegliato la casa nella fragranza di un sabato mattina già settembrino.. e mi immaginavo già con il mio croissant dalla crosta scrocchiarella in mano con un’espressione soddisfatta tipo Cédric Grolet quando assaggia i suoi capolavori nel suo meraviglioso bistrot parigino.

Peccato che Circe l’abbia presa un po’ troppo alla lettera questa cosa dell’autunno, che in fondo ha il suo termine il 20 dicembre, perché il verde praticello dei miei si era rivestito di una bianca coltre di grandine a cui mancavano solo le luci intorno al piccolo abete del giardino per fare Natale! E ne ha buttata giù talmente tanta da allagare il sottotetto ..e così la veloce visita si è prolungata fra secchi e stracci del pavimento, facendo slittare la cena e la mia pasta croissant che, fra frigo e congelatore, ha visto la luce del forno solo la sera successiva durante la GMG di Lisbona.

È stato il mattino di domenica, dopo la messa e appena prima di correre a lavorare,  che i miei denti hanno potuto finalmente violare quel piccolo scrigno di crosta burrosa.. e anche se il mio non era certo nemmeno un lontano cugino di campagna del croissant dei più blasonati pastry chef parigini, mi sono sentita soddisfatta , seduta alla penisola della mia cucina, quasi fossi Cédric in Avenue de l’ Opéra.

Tutto questo grazie a Circe e alla sua promessa,  perché le donne guardano sempre un po’ più avanti.. anche se a volte forse.. un po’ troppo!☃️🎄

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