Il giorno in più
C’è uno scrigno di mondo che se ne sta racchiuso in un fazzoletto di terra, un unicum nella storia, che durante tutto l’anno forma un universo a sé, ma di cui il resto del cosmo (non proprio tutto forse!😜) sembra accorgersene due giorni all’ anno, di cui uno cade guarda caso oggi, sedici agosto.
Questo piccolo mondo è la città di Siena e a loro, i Senesi, in verità non è che gliene freghi molto che fuori dalle mura trecentesche della loro città si parli di loro e del Palio..e forse sta proprio qui la bellezza e la fortuna della longevità di questo avvenimento, che si nutre del passato senza accontentarsene, scrivendo la propria storia con i piedi ben piantati nel presente come premessa di un futuro che si rinnova ogni anno, restando sempre fedele a sé stesso, come un cerchio di perfezione che si compie all’infinito.
Sono affascinata da tutto questo, amo la città di Siena, che se ne infischia altamente delle mode del mondo e non se ne lascia scalfire, ma avanti dritta per la sua strada con quegli umori un po’ altalenanti di cui la sua bandiera ne è l’emblema: bianco o nero, il grigio non è contemplato.
È facile trovare un angolo di pace nelle sue stradine, quasi fosse del tutto normale anche per noi forestieri sedersi a mangiare seduti al riparo di un antico portone che se ne sta lì chissà da quanto, silenzioso testimone di storia e di vita vissuta secoli fa. Uno di questi potrà raccontare anche di me, che un giorno di giugno me ne stavo a un tavolo a margine di via Stalloreggi a nutrirmi di pane e bellezza oltre che di un tenero filetto coperto da scaglie di Parmigiano e lardo di Colonnata..
Quando entro a Siena posso dire di essere veramente in vacanza: l’ascesa sui gradini delle scale mobili è una catarsi mistica che mi schiude le porte del paradiso di cui la chiesa di San Francesco mi appare come una rivelazione nella sua imponenza di pietra e fede.
Forse è per questo che durante tutto il resto dell’anno cerco con ogni mezzo (soprattutto social)di dare una sbirciatina lì nei paraggi..😉 e nei giorni che precedono il Palio mi calo senza ritegno nel mood senese e ne subisco il fascino tanto da contagiare tuti coloro che mi stanno attorno. Per cena il menù non ammette distrazioni: crudo toscano con bruschette e pici alle briciole ormai sono una costante di ogni due luglio e sedici agosto.
Sogno di essere un giorno l’oratore che ha l’onore di descrivere il drappellone nella solenne cerimonia nel cortile del podestà (ci sto lavorando..😉) e poi di camminare per le vie della città e trovare il mio posto in una delle immense tavolate che si snodano fra i dedali delle contrade, alzare il mio calice al cielo e brindare, gridando che.. Siena trionfa immortale!🐴🍷❤️
Buon Palio a tutti!
Pici alle briciole
Ingredienti per quattro porzioni
250 gr di farina 00 acqua q.b
6 cucchiai di olio evo 70 gr di pane raffermo sale q.b
- Impasta in una ciotola la farina aggiungendo acqua quanto basta per formare un impasto compatto e morbido e lascialo riposare per una mezz’ora.
- Stendilo leggermente con le mani e dividilo a listarelle. Allungale fino ad ottenere tanti grissini sottili e una volta pronti tuffati in acqua bollente salata per circa 5 minuti.
- Nel frattempo metti le briciole a soffriggere in una larga padella con due cucchiai d’olio e fai tostare il tutto e regola di sale.
- Scola bene la pasta e buttala nel padella con le briciole, dividi nei piatti e aggiungi alla fine un cucchiaio di olio per ogni piatto.