Il teorema della panna cotta

Il teorema della panna cotta

Il teorema della panna cotta

 

Alcuni affermano che la Pannacotta altro non sarebbe che un antenato del Biancomangiare, arrivato in terra di Sicilia durante la dominazione saracena. Poi, come spesso accade alle persone, il dolce si mise a viaggiare e risali’ lo stivale fino ad attecchire fra i filari nell’aria brumosa delle Langhe e qui si adatto’ agli usi e costumi indigeni, cosicché il latte di mandorla finora impiegato dovette lasciare spazio al più facilmente reperibile latte vaccino e qui finiscono tutte le ipotesi e comincia la storia, quella scritta e accreditata.
La panna cotta nasce ufficialmente ai primi del’900, in piena belle époque, un po’ come la guida Michelin, ma dobbiamo aspettare i favolosi sixstine’s ed uno chef stellato (che strano!😉) per avere la ricetta codificata.
Poi si sa che ognuno ha la sua versione e io, potendo vantare una quantità pantagruelica di assaggi, ho stabilito un teorema per classificare la panna cotta, per distinguere quella che merita di torturare piacevolmente il tuo palato da quella a cui farebbe bene solo il sistema Hell’s Kitchen, cioè finire spiaccicata contro il muro.
Il segreto di una buona buona panna cotta è l’equilibrio che riesce a creare la gelatina tenendo insieme tutti gli ingredienti.
Facendola più semplice e comprensibile a chiunque, si pensi al seno di una donna: deve subire la forza di gravità, ma non farsi vincere, altrimenti casca tutto.
Quindi una volta scaravoltato il dolce sul piatto, muovi quest’ultimo: se rimane di marmo ci hai messo troppo silicone..ops!..volevo dire gelatina😉, se collassa sotto il proprio peso ce ne voleva di più..
Allora mettetevi alla prova con questa ricetta perfetta per un’estate che scivola verso l’autunno, con l’aggiunta dello yogurt e dei frutti di bosco a dare il giusto tocco di acidità perché non si scada nello stucchevole e non sia mai che l’apparenza rinneghi la sostanza.

Panna cotta allo yogurt e lamponi

Ingredienti per quattro persone
250 ml di panna fresca
125 ml di yogurt ai frutti di bosco
4 cucchiai di zucchero semolato
7,5 gr di gelatina in fogli (circa un foglio e mezzo)
125 gr di lamponi
zucchero a velo q.b

  • Metti la gelatina a bagno in una ciotola con acqua fredda per circa 10 min.
  • Nel frattempo scalda la panna con lo yogurt e lo zucchero in un pentolino, mescola il tutto e spegni appena raggiunto il bollore.
  • Aggiungi la gelatina strizzata e mescola per scioglierla nel composto
  • Riempi quattro ciotoline o bicchieri del diametro di circa 4 cm, copri con della pellicola e fai raffreddare in frigo per circa 4 ore.
  • Al momento di servire passa un coltello attorno al bordo dei bicchieri per staccare la pannacotta e capovolgi su di un piatto. Aggiungi i lamponi lavati ed asciugati e cospargi con zucchero a velo. 

 

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