Il tempo di Ambrogio

Il tempo di Ambrogio

Il tempo di Ambrogio

Festa grande oggi e il tempo pare saperlo, perchè ogni anno il cielo mette lo stesso vestito, con quell’alone all’orizzonte di primo mattino, che mi fa tornare alla mente l’aurora dalle dita di rose tanto cara ad Omero, mentre le montagne innevate fanno bella mostra di sé là in fondo. Il freddo entra nella ossa e la galaverna ricopre ogni filo d’erba, sembra che il tempo si fermi , come nel palazzo della Regina delle nevi. 

Ma è un freddo che ha un suo quid, che crea un’atmosfera particolare che non c’è in nessun altra gelida giornata dell’anno, tanto che a volte penso che se anche ci fossero trenta gradi, la mia sensazione non cambierebbe granché. Oggi è il giorno di sant’Ambrogio, un giorno speciale, il giorno in cui sento traboccante il mio orgoglio di Ambrosiana (di provincia, si intende!😉), le mie radici fremono nel nutrimento di questa terra milanese e più che mai oggi penso che non vorrei calpestare altra terra se non questa dura e gelida su cui ora poggio i miei piedi.

Sant’ Ambrogio è un giorno che mi seduce con la sua atmosfera di frenetica attesa in cui anche il traffico che intasa le strade diventa quasi simpatico e foriero di buoni auspici. Il sacro e il profano si intrecciano fra l’oro della casula dei sacerdoti ambrosiani e il vermiglio sipario della Scala e ogni volta che Giuseppe Verdi ne apre la stagione non si potrebbe chiedere di più!

Chissà se il santo si sarebbe immaginato tutto questo..forse sì,  visto che Milano, fin dai tempi in cui era Mediolanum, non è mai stata a guardare con le mani in mano.. e i Milanesi del tempo lo avevano capito bene che un uomo così era unico tanto da rincorrerlo e braccarlo pur di averlo come loro vescovo.

Oggi penso proprio che non serva così tanto sforzo per invocare i favori del santo.. Io lo festeggio sia nello spirito, ma anche nel corpo: l’oro dello zafferano e il cremisi della carne di ossobuco mi hanno riempito gli occhi e la pancia (il bottone dei pantaloni tira un po’😉).. in fondo se lo mangiavano anche sui palchi della Scala ai tempi in cui le star si chiamavano Alessandro Manzoni e Giuseppe Verdi.

Cambiano i tempi, le mode e anche gli attori, ma sant’Ambrogio vale sempre la pena di rincorrerlo.. Buona festa a tutti gli ambrosiani!🥂🍾🍽🪜🎄

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